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E' ancora attuale parlare di Renziani delle diverse ore?

di : Admin on martedì 29 luglio 2014 | 19:15


E' ancora attuale parlare di Renziani delle diverse ore? Credo che questo appellativo trovi contestualizzazione solo se parliamo di un partito “renziano” e l'indirizzo politico della segreteria nazionale mi pare che anche sul nostro territorio non venga contrastato.

E' il nuovo che avanza quello di - un attimo prima o un attimo dopo la dichiarazione di disponibilità a correre per la presidenza della regione da parte di qualcuno, solo se il partito glielo chiedesse – far nascere decine di comitati a sostegno di questa candidatura? O forse, consapevoli di rappresentare solo una parte dei democratici, con questa manovra qualcuno vuole arrivare all'appuntamento facendo valere il peso dei comitati per trattare qualche posto in lista o qualche poltrona in più? E' forse rottamando prima di tutto il quindicennio di buon governo dell'Emilia Romagna che ci si propone alla guida di una regione che punta ad essere protagonista in Italia e in Europa? Forse i sindaci non possono esprimere la propria visione di governo futuro della regione?

Io sono abituato a trarre insegnamenti dagli errori del passato. Abbiamo vissuto contrasti tra le diverse associazioni renziane durante tutte le fasi congressuali. E' stato utile e a chi? Abbiamo vissuto contrasti tra i diversi candidati renziani a sindaco. E' stato utile anche questo? E vogliamo parlare dei renziani delle primarie? Dove sono? Mi sarei aspettato che in massa, il giorno dopo la vittoria del segretario Matteo Renzi, sarebbero corsi a iscriversi al partito che essi hanno concorso con il proprio voto a cambiare. Vogliamo parlare dei renziani contro il finanziamento pubblico ai partiti e quanti di loro stanno contribuendo volontariamente a sostenerlo? Vogliamo parlare di quanto sia bello il ritorno alle Feste dell'Unità e di quanti renziani hanno dedicato anche solo un giorno in cucina o al ristorante durante la festa appena conclusa?

Non sono un mistero i miei attacchi pubblici ai dirigenti locali del Pd durante il congresso, ma si arriva ad un punto in cui si depongono le armi e ci si confronta e si riconoscono reciprocamente i difetti e i pregi di ognuno. Non è forse il sindaco di Imola la persona più adatta a ricoprire il ruolo di presidente di regione? Non vorrei che l'ipotesi di un commissariamento dell'amministrazione comunale fosse un alibi per fare fuori un concorrente all'altezza della situazione. Ma il Comune di Reggio Emilia ha forse vissuto rovinose conseguenze dopo che il proprio sindaco è entrato nel governo Renzi? O forse il Comune di Bologna fu gestito male dal commissario straordinario che successivamente divenne ministro del governo Monti? O pensate veramente che Imola non possa esprimere altri nomi all'altezza del compito di amministrare la città se si andasse al voto anticipato?







Girolamo Papagni


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